Domenica 9 ottobre 2011 alla palestra Valerio verbano

Sport Bene Comune: diritto alla salute e allo sport …una giornata di festa alla Palestra Popolare Valerio Verbano

 

Dalle 9 al tramonto mercato terra/Terra come ogni seconda domenica del mese
Dalle 11 accompagnamento musicale con Holy Mount Sound (Montesacro Original Reagge Sound)
Ore 12 dimostrazioni sportive a cura della Palestra Popolare Valerio Verbano
ore 13 pranzo

Ore 16 assemblea pubblica
“OLIMPIADI BENE COMUNE:
la sfida dello sport popolare tra crisi e alternative di nuovo welfare”

Partecipano:

Daniele Nalbone (Liberazione)
Alessandra Carenza (Palestra Popolare San Lorenzo)
Antonello Sotgia (architetto)
Paola Pucello (piscina comunale del Tufello: Crawl 2000)
Andrea Novelli (Uisp)
Gianluca Peciola (consigliere Sel- Provincia di Roma)
Marco Palumbo (consigliere Pd- Provincia di Roma)
Andrea Alzetta (consigliere Roma in Action- Comune di Roma)

 

Negli ultimi dieci anni si è sviluppato sul territorio metropolitano di Roma un fitto tessuto di esperienze sociali e associative legate alla promozione dello sport di base e di attività ricreative legate al benessere psicofisico.

Queste esperienze, racchiuse nella formula di “sport popolare”, rappresentano ormai una realtà consolidata dell’offerta sportiva della capitale, sia nei numeri che nella qualità, che permette a molti cittadini e cittadine di soddisfare un diritto importante per la salute, il benessere e la socialità. Le palestre si sono dimostrate anche presidi di aggregazione, partecipazione e cultura, riqualificando dal basso spazi pubblici in disuso.

Lo sport di base ha avuto il merito di mettere al centro del dibattito pubblico il tema dell’accessibilità alla pratica sportiva, troppo spesso relegata ai margini del dibattito politico, proponendo delle esperienze di (auto)gestione che prefigurano un’alternativa concreta al fallimento delle politiche del centrodestra.

Tra le esperienze cittadine, c’è quella della Palestra Popolare Valerio Verbano al Tufello che, dal 2008 (dopo diversi anni di lavori per riqualificare un immobile abbandonato dell’ATER) permette a centinaia di persone di praticare a prezzi sociali attività sportive, promuovendo attività culturali e ricreative.

Da qualche mese, Roma è ufficialmente in pista nella corsa per aggiudicarsi la sede dei Giochi Olimpici del 2020, ultima carta del sindaco Alemanno per rilanciare la sua immagine e quella della città dopo gli scandali, i progetti fantasma, i tagli e il malgoverno. Non è un caso che proprio nel Municipio IV sia nato il primo (e unico) comitato locale di sostegno alla candidatura, presieduto dal presidente Bonelli, fedele alleato del sindaco.

Cosa rappresenta questo evento per la nostra città? Quali sono gli interessi che governano la candidatura? Sarà solo l’ennesima occasione per speculazioni private o un occasione per la città e per le esperienze che nascono dal basso?

Attorno a queste domande e per costruire una idea diversa di gestione dell’evento mondiale è nato il Comitato Olimpiadi Bene Comune, a cui hanno aderito un centinaio di associazioni, gruppi, palestre popolari ed enti di promozione sportiva. Obiettivo condiviso, immaginare una ricaduta sociale e popolare degli investimenti e delle risorse previste per i Giochi del 2020.