Sabato 8 agosto 2015 – Andrea, allevatore di Paliano (Fr)

Come previsto abbiamo per la prima volta fatto la seconda visita nel percorso sperimentale  della Certificazione/Garanzia partecipata ad Andrea, allevatore di Paliano (Fr).

La seconda visita si era resa necessaria per le criticità riscontrate  precedentemente (vedi www.terraterra.noblogs.org) Andrea e Daniela avevano in quell’occasione preso l’impegno di superare i problemi segnalati

Erano presenti: Bio (produttore affine Tt), Fiorenzo, Mario e Rossana (produttori e trasformatori locali Tt)

Lidia consumatrice di Cave (RM). Nessuna adesione dalla componente urbana Tt.

Un encomio particolare ( e magari un rimborso)al produttore affine che si è sobbarcato non poche ore di viaggio A/R.

 

Come prima abbiamo visto il laboratorio dei formaggi ,lo stesso è stato ristrutturato da poco ,con tetto e   rivestimento in maioliche nuove ,poi siamo andati al pascolo dove Andrea e il figlio stavano mungendo le pecore su una struttura rialzata usando mungitrice automatica con raccoglitore chiuso , le pecore circa 140 sembrano sane , penso che Andrea , accogliendo la proposta di tterra riguardante le migliorie da  apportare sull’ attività  da lui condotta insieme alla famiglia, abbia fatto un salto di qualità   .Per quello che ho visto mi sembra tutto bene , ulteriori  migliorie saranno possibili crescendo  collettivamente   dentro e fuori dal percorso, tutti insieme  .

Fiorenzo (trasformatore e produttore di fatto Tt)

 

Rispetto a quello che era stata la prima visita ho verificato i cambiamenti che il gruppo di t\t aveva proposto alla famiglia di Andrea per poter entrare nel percorso

Prima siamo stati a casa dove ci ha colto la moglie Daniela che ci ha fatto visitare la caciaia

è un piccolo locale ma funzionale rispetto ai litri di latte da trasformare, tavolo di lavorazione in acciaio \frigo latte \frigo per i caci freschi\ e un bellissimo paiolo in rame,il tetto è stato modificato quindi non c’è più l’eternit. Il caglio viene comprato in farmacia ,ho proposto di prendere il caglio naturale che usiamo anche noi e la signora voleva sapere se potevano usare il caglio di agnello e ovviamente abbiamo detto di si

Dopo aver puntualizzato che non poteva lavorare altro latte se non proveniente dalle nostre realtà, ci siamo salutati

Siamo andati da Andrea che stava mungendo dopo aver sostituito sia la mungitrice sia il gruppo elettrogeno che non gli funzionavano

Le pecore le ho trovate in buono stato è un branco misto con sarde\massesi e qualche comisana ma in prospettiva le  porterà a maggioranza sarde

era presente il carrello dove salgono le pecore per essere munte in una situazione classica di munta al pascolo scomoda ma per la stagione pulita ,dovrà trovare altra collocazione per l’inverno, una cosa che deve aggiungere all’autocertificazione è il mais(poco) che da alle pecore per poterle catturare e poi mungere e che sia almeno mais OGM free

Rispetto alla quantità di latte dichiarato e numero di pecore avevo qualche dubbio nel senso che mi sembrava poco, ma poi avendo visto i pascoli a maggioranza di prato naturale e non dando agli animali aggiunte di cereali e leguminose il dubbio è finito

Sicuramente a questa visita come per tutte le altre è importante la situazione locale

bio  (produttore affine Tt- fattoria La goccia Orvieto)

 

Le criticità trovate nella scorsa visita sono state eliminate, il laboratorio è tutto maiolicato l’eternit è stata rimossa ed ora c’è la porta in ferro.

dentro era tutto in ordine, c’è il frigo per riporre il formaggio ed il callaro per produrlo era pulito.

abbiamo parlato del caglio, con un po di tempo si organizzeranno per poterselo autoprodurre, quindi

per quanto riguarda il laboratorio niente da obbiettare.

poi siamo andati sul terreno dove Andrea con il figlio stava mungendo le pecore, ora vengono messe su una

mungitrice carrellata dove vengono munte, certo avrebbe bisogno di essere coperta un po meglio piu

che altro per l’inverno.

le pecore le ho trovate in salute anche se faceva molto caldo e come noi anche loro soffrono.

credo che la famiglia Serafini abbia avuto la volonta di migliorare il proprio luogo di lavoro principalmente

per loro e per le criticità che erano state rilevate per questo credo che possano intraprendere il percorso con terraTerra

buon lavoro

Rossana produttore tT

 

La rete Tt locale insieme alle persone che consumano, avevano già segnalato i progressi che l’azienda di Andrea e Daniela stavano portando avanti per venire incontro alle problematiche segnalate nella precedente visita. Ultimo in ordine di tempo il carrello per la cattura acquistato in Umbria e consegnato dal venditore solamente quando il camionista ha potuto organizzare il viaggio di ritorno con un camion pieno di fieno.

La situazione di Andrea e Daniela,  anche ora non è perfetta. Come quella di tutti noi è perfettibile.

La seconda visita prospetta la possibilità che il connettivo Tterra dia una possibilità anche a quei produttori che al momento della visita abbiamo delle criticità superabili, mi pare si intraveda un percorso positivo che individuando le aziende compatibili per estensione  cerchi di influenzarne una evoluzione virtuosa.

Benvenuti a Andrea e Daniela

Mario apicoltore Tterra

 

Durante la prima visita a febbraio avevamo riscontrato alcune criticità nella conduzione della loro attività, da quella più grave, il tetto della caciaia in eternit, a​​​ ​una situazione igienica della caciaia e luogo della mungitura che erano sicuramente migliorabili.

Il superamento di queste criticità era necessario anche per poter entrare a far parte del circuito Terra/terra.

Con Daniela abbiamo visitato la caciaia dove hanno fatto un ottimo lavoro, sostituzione del tetto e piastrellatura bianca del pavimento e pareti. La stessa Daniela ci ha detto che ora lavora molto meglio.

Poi abbiamo raggiunto Andrea che con il figlio stava mungendo le pecore, anche qui abbiamo riscontrato una condizione molto migliorata, le pecore sono sopraelevate rispetto al terreno e così si evita il contatto degli strumenti e delle mammelle con la terra.Il loro problema è che il terreno è in affitto e non possono costruire strutture fisse ma devono trovare soluzioni provvisorie, questa adottata credo sia la migliore possibile, bisogna vedere cosa succederà in inverno quando il campo sarà molto fangoso.​E’ stato ancora una volta interessante, lamento solo l’assenza di altri consumatori, ma questa è un’altra storia..

un augurio particolare a Daniela e Andrea.

Lidia  consumatrice di Cave