ARIA NUOVA


Ieri sera dopo il mercato sono andata a votare con la stessa emozione del mio primo voto.

Stesso friccicorino di quella prima scheda e matita, non ricordando assolutamente quale fu.

Sarei stata contenta di fare la fila, ma sarebbe stato chiedere troppo, anche se poi Monterotondo è comunque risultato con oltre il 64% di affluenza.

Quattro SI. Ripiegate le schede con cura le ho inserite io stessa nelle quattro urne, non che non mi fidassi, ma in queste occasioni vien fuori l’anima maestrina che dorme nel profondo.

Oggi ho atteso le quindici con pazienza e poi ho chiamato il mio amico rappresentante di lista e poi ho cominciato a vedere in rete e ad ascoltare qua e là e man mano che il tempo passava ed il risultato diventava sempre più lampante la mia gioia cresceva.

Mi piace pensare che gli Italiani si stiano risvegliando puntando non sui partiti, ma sulla politica vera, come la intendo io, la politica dei beni comuni e dei nostri interessi primari. Si, so di ribadire un concetto che aleggia da un po’in giro, però mi piace sentirmene partecipe. Mi ritornano negli occhi le immagini girate in Spagna dove la gente comune senza colore, età, religione, ma con una sola convinzione, il diritto di decidere per sé, si è mossa contro le nostre stesse difficoltà, contro gli stessi ingiusti privilegi : i politici pur con facce diverse e lingua diversa fanno parte della stessa malarazza. Riportando il link sul blog, chiedevo – E noi quando ? – Non so se avverrà e quando avverrà e come potrà avvenire, ma questa aria nuova di primavera spazza un odore stantio da troppo tempo stagnante.