Ci arriva un resoconto dalla Delegazione Italiana partita per Dyarbakir dove si sta svolgendo un “processone” a centinaia di Kurdi rei di essere rappresentanti della società civile. Della Delegazione fanno parte anche rappresentanti di terra/Terra.
5 dicembre 2011
La delegazione italiana al processone è appena giunta all’aeroporto di Dyarbakir e sta per rifocillarsi, dopo la lunga giornata di protesta passata all’aeroporto di Istambul per tentare di far proseguire il viaggio anche all’avv. Salerni , che si trova in stato di fermo dentro una saletta , senza cibo né letto, in attesa di essere rispedito a Roma “in quanto indesiderato”( della delegazione fanno parte anche gli avv. Simonetta Crisci., Rossella Santi, Mario Agostinelli).
C’è poco da meravigliarsi, la Turchia si comporta come Israele – tanti/e sono i/le compagni/e che nel tempo hanno subito lo stesso trattamento di espulsione – alla faccia della presunta democraticità del regime di Erdogan e dell’accondiscendenza delle diplomazie italiana ed europea : l’Ambasciata Italiana non ha mosso un dito, ha preso solo atto di questo sequestro !
Domattina la delegazione italiana sarà c/o il Tribunale di Dyarbakir , dove vengono processati in stato di arresto centinaia di kurdi rappresentanti la società civile , parlamentari, sindaci, attivisti delle ONG , donne e bambini; nei prossimi giorni raggiungerà con mezzi di fortuna Van ( strade terremotate, neve, militari) dove porterà le sottoscrizioni per contribuire a lenire le sofferenze della popolazione così duramente colpita e abbandonata dalle autorità di Ankara.
Ogni giorno daremo notizie ai compagni/e italiani e ai media sul procedere della delegazione , sperando che sul fronte della comunicazione si rompa quel clima di omertà che caratterizza i media italiani, supini al governo turco per gli intrecci di interessi economico-militari che contraddistingue la bilateralità italo-turca.
Di seguito il comunicato stilato nel pomeriggio ad Istambul dalla delegazione italiana
Vincenzo
VERGOGNOSA DECISIONE DEL GOVERNO TURCO: FERMATO E TRATTENUTO ALL’AEROPORTO INTERNAZIONALE DI ISTANBUL AVVOCATO ITALIANO.
La delegazione italiana composta da 37 tra avvocati, amministratori, giornalisti, persone impegnate nella società civile, diretta a Diyarbakir per partecipare in qualità di osservatori internazionali al processo KCK e incontrare le associazioni umanitarie, è stata fermata alla frontiera.
Le autorità di frontiera dell’Aeroporto Ataturk, hanno fermato e trattenuto l’Avvocato Arturo Salerni di Roma senza alcuna motivazione In questo momento è in attesa di essere rimpatriato in quanto “ospite indesiderato” in Turchia.. L’avvocato , famoso in Italia per il suo impegno per i diritti civili, fu componente del Collegio di difesa di Abdullah Ocalan durante la sua permanenza in Italia. A nulla sono valse le sue proteste e degli altri avvocati presenti nella delegazione. Né il consolato italiano di Istanbul, al quale era stata inviata la lista dei partecipanti alla delegazione ,è stato reso edotto di questa illegittima decisione.
“E vergognoso che un Paese come la Turchia, che aspira ad entrare in Europa, dimostri una cosi scarsa attenzione ai diritti civili”, ha dichiarato Antonio Olivieri, della Rete italiana di solidarietà, e portavoce della delegazione. Comunque tutti i partecipanti al viaggio saranno presenti e attenti al processo di Diyarbakir perché questo comportamento inqualificabile del governo turco non fermerà il programma prestabilito.
Istanbul 5 dicembre 2011
Antonio Olivieri