“Sovversione dolce e non violenta. Sovversione, quanta paura in questa parola. Chiusi in singolari gabbie e sospesi nell’aria ammorbante, avremmo la possibilità di salvarci? V’è da essere terrorizzati. E non vuoi cambiare sin dalle radici? Mi sembra ragionevole -da che tutto è male o è fatto male- sovvertire. Riprendiamo a vivere, senza violenza alcuna, con la sola accettazione di concetti elementari e proprio per ciò indiscutibili. L’uomo ha solo dalla terra ciascuna delle reali possibilità. Averne rispetto, chiederle di darci l’acqua e il pane, l’olio di oliva ed il vino, quant’altro è necessario per una vita serena, è l’unica via.” Luigi Veronelli
L’intenzione di questo incontro è creare l’occasione per fare il punto della situazione, cercando di capire come molti di noi hanno agito nei propri territori e portato avanti idee e progetti elaborati in questi anni. Ne parleremo con la Comunità agricola anarchica Urupia al suo quattordicesimo anno di vita, alla quale dedichiamo la serata di sabato 16 maggio con una cena e performance di DONPASTA. Domenica 17 in mattinata ci sarà l’incontro con l’azienda vitivinicola I Botri che festeggia i suoi 20 anni di attività ed è forse l’unica realtà che ha realizzato la De.Co. (denominazione comunale) tanto cara a Veronelli. Interverranno inoltre due contadini critici di t/Terra Michele Minieri, produttore di olio e sottoli HIRPUS e Fabrizio allevatore e produttore di formaggi La Goccia Bio. Gli altri ospiti saranno alcuni vignaioli e alcune aziende di quella che è stata chiamata la banda nomade di CW e che in questi anni hanno avuto uno stretto rapporto con l’enoteca del CSOA Forte Prenestino: Valli Unite, Cascina Zerbetta, Majinoni Guicciardini, Pantum, Il Cerchio, Cantina Giardino,Cantina Santobono (new entry) e Ilaria della casa editrice Derive Approdi. Dopo pranzo verranno allestiti i tavoli per le degustazioni.