11 novembre 2012 – La fata e il brigante

La fata ed il Brigante

Incontro  nell’ambito della sperimentazione della certificazione  partecipata organizzato dai produttori terra terra Lazio sud est in collaborazione con Gasperix –Roma tuscolana e due consumatori dell’area prenestina – Roma

Hanno partecipato alla visita di La Fata e il Brigante

componente produttori:Laura (Gasperix-Terra terra) Mario Api (tT produttore locale)

componente cittadina:  Angela (consumatrice area prenestina), Paolo (consumatore area prenestina), erano presenti componenti delle rispettive famiglie, una taiwanese di passaggio, amici di Francesca e Stefano (alias il brigante e la fata).

Produttori affiniPaolo di Zagarolo ( tT produttore locale affine)

L’incontro era saltato la settimana scorsa per i danni, causa maltempo, alla casa della  F&B, in quella occasione avevano dato la disponibilità Filippo(la città dell’utopia) Anna (Gasperix) che per sopravvenuti impegni non hanno potuto rinnovare la loro disponibilità e che ringraziamo comunque.

 La Fata ed il brigante avevano fatto pervenire  precedentemente le schede di autocertificazione dei loro prodotti e si erano presentati all’assemblea generale Tt.

Paolo ,Valentina e Chiara  – “ la casa di Chiara” Zagarolo (tT produttore locale affine)

La visita è iniziata alle 14 del pomeriggio  e terminata alle 16.

All’ingresso della proprietà di circa 5000 mq è  situata l’abitazione;  il terreno si estende in terrazzamenti (macere)composti  da muretti a secco che si inerpicano  al disopra di essa .Le macere molto erte non presentano coltivazioni intensive ma piante  spontanee o  preesistenti ,in particolare ulivi,piante di carrube, fichi, sorbo,corbezzolo,   giuggiole,melograno,alberi  di sughero, piante di aloe.

Il terreno in questo momento  necessita di  tempo per la bonifica dalle sterpaglie  e la messa in produzione e i conduttori non hanno altra fonte di reddito

Francesca si occupa da tempo , con passione e competenza della trasformazione dei frutti spontanei e della produzione di oleoliti  nonché della coltivazione dell’aloe e di piante officinali,mentre  Stefano  si occupa dei lavori in campagna.

La trasformazione  viene effettuata in cucina (ben in ordine ed idonea) e  hanno intenzione di costruire una sala trasformazione adiacente l’abitazione.

Con le pietre ed il sughero producono piccoli oggetti di artigianato.

Presa visione delle schede e dell’azienda diamo parere favorevole all’adesione a Terra terra

Paolo ,Valentina e Chiara 

Laura (artigiana tT/Gasperix)

Andando a trovare “la fata e il brigante” ho visto due persone che hanno deciso di vivere in un posto con po’ di terra a disposizione, ho visto la cura e l’attenzione per quella terra che li ospita. Francesca e Stefano porterebbero ai mercati l’eccedenza di ciò che la terra gli offre, trasformata senza l’uso di lavoro salariato e senza intermediazione.Visto il motivo di queste righe non aggiungo altro anche perché il mio ruolo nella visita non richiedeva una specifica competenza (che in effetti non avevo), ma mi soffermo per qualche altra riga a dire che sono stata felice di partecipare ad una visita e spero che lo spirito delle prossime a cui avrò la possibilità di partecipare sia lo stesso. Ho avuto modo di comprendere maggiormente alcune dinamiche di questo connettivo che conoscevo solo in teoria. Da cittadina posso dire che la visita per la certificazione partecipata ha un valore più alto di quello che avevo immaginato con la ragione e senza l’esperienza.

Laura

Angela e Paolo (consumatori area Prenestina-Roma)

Domenica 11 novembre io, Paolo Cozzolino, e Angela Digaetano, nel ruolo di  …. consumatori critici …., ci siamo recati nei pressi di Sonnino, in visita all’azienda/casa di Stefano e Francesca, vegetariani e animalisti convinti, rispettivamente ‘La Fata ed il Brigante’ in Via …. Camminata di mezzo. Senza ombre di dubbio è il caso di dire, come si usa a Napoli, ‘casa e puteca’.  A partire dall’abitazione tirata su dai nostri, si sviluppano, in salita, addossati alla montagna, in forma di terrazze, i 5 acri circa di coltivazioni curati da una manciata di mesi da fata e brigante. In effetti, la terra lavorata e ben avviata dai precedenti proprietari i quali però da qualche anno l’avevano abbandonata per anzianità avanzata fino alla loro scomparsa, è stata, con grande energia e fatica, in buona parte rimessa in sesto da Stefano e Francesca.

Le produzioni di questi due giovani lavoratori sono: marmellate varie tra cui quella di corbezzolo, di sorbo, di melograno, una sorta di nutella di carruba denominata ‘Carrubella’ (acquistata e provata …. molto buona), olio, olio olito di iperico, collanine con l’uso anche di pietre, in particolare con il quarzo ialino presente nelle pietre dell’azienda e questo é quanto ricordiamo.
Dopo un bella chiacchierata introduttiva nella quale hanno raccontato le loro esperienze precedenti in un’azienda familiare dove, oltre all’agriturismo hanno fatto le prime esperienze nel lavorare la terra, le difficoltà incontrate per avviare quest’attività e i progetti futuri, il tutto sempre con un evidente entusiasmo e grande ottimismo, ci siamo appropinquati alla visita alle coltivazioni.

Presenti oltre noi c’erano alcuni produttori di ‘Terra Terra’ tra cui Mario del miele, Laura dei saponi, Paolo  produttore affine, qualche altro amico e parente.

Le piante e gli alberi incontrati lungo la bella passeggiata sono: parecchi alberi di olivo, un paio di alberi di ciliegio, di corbezzolo, di nespole, di sorbo, di melograno, di carrubo, degli stupendi alberi di sughero, varie erbe officinali. Purtroppo il bosco, reso inaccessibile dalle erbacce in quanto lasciato allo stato selvaggio, non é stato possibile visitarlo, ma ci é sembrato rigoglioso e  interessante per le sorprese che potrebbe riservare in quanto a funghi e erbe varie.

Dell’olio, molto saporito, si é detto essere spremuto a caldo in un frantoio nelle vicinanze, le piante vengono concimate con la sansa.
Le conserve sono preparate in casa per ora, in attesa della costruzione di un laboratorio esterno.
E’ presente una vite che hanno intenzione di riassestare e mettere in produzione.

In conclusione, bella gente e  ottima materia prima, con l’ausilio di fate e briganti la montagna ha buone possibilità di essere aiutata a far si che la natura compia il suo corso.

Angela e Paolo

Mario api (tT produttore locale)

Nella passeggiata che abbiamo fatto nella loro proprietà tutta in salita, ciò che colpisce di più sono i terrazzamenti (chiamati localmente macere), si tratta di muri di pietra, materia prima  abbondante nel versante sud/ovest dei Monti Lepini, alti circa un metro, fanno da contenimento al possibile dilavamento della poca terra che nutre gli ulivi. Decine di generazioni di donne e uomini hanno sudato parecchio  e sputato sangue per costruirli, una testimonianza di una società basata sull’economia di sussistenza che ormai è completamente scomparsa. A Francesca e Stefano il compito di preservare questa eredità.

La Fata ed il Brigante, invece, rappresentano una delle  positive peculiarità  del connettivo Terra terra: i produttori di fatto.

A questi produttori, completamente al di fuori delle attuali norme vigenti, che porteranno ai nostri eventi il surplus di una produzione che è soprattutto destinata all’autoconsumo, il connettivo Tt garantisce la possibilità di far conoscere e vendere ai consumatori metropolitani i propri prodotti eccedenti.

Per la loro attuale produzione la cucina di casa mi sembra più che sufficiente per garantire la trasformazione ottimale  dei loro prodotti. L’ammontare della produzione dichiarata nelle schede è compatibile con ciò che ho visto sul campo. Per me sono benvenuti a far parte del percorso di Terra terra,  ringraziamo il Gasperix per averci dato l’occasione di conoscerli.

Mario api